Il Mantello Magico
C’era una volta un ragazzo di nome Jack che
era molto povero e viveva in un bosco con suo padre e i suoi due fratelli. Un
giorno Jack partì per un lungo viaggio alla ricerca di un mantello che potesse avverare qualsiasi desiderio
di chi lo indossasse, Jack voleva usare quel mantello per evitare che la sua famiglia vivesse nella povertà, ma il
padre lo stesso giorno disse: “Jack, tu non partirai per questo viaggio è
troppo pericoloso!” .
Jack rispose: “Padre, tu sei di gran cuore,
fammi partire così non patiremo più la fame”.
Il viaggio però era molto complicato dato che
bisognava passare per un fiume difeso da delle streghe, una montagna abitata da
un enorme drago e da paludi e sabbie mobili. Quando jack arrivò al fiume, le
streghe cercarono di intrappolarlo, ma Jack era un ragazzo molto furbo e con un
piano strategico allontanò le streghe dal fiume e passò. La montagna che Jack
aveva scalato con molta fatica era abitata da un drago che mangiava gli uomini,
alla fine per passare jack doveva risolvere un indovinello.
Il drago disse: “E’ invisibile ed è sempre
presente intorno a noi”.
Jack allora rispose: “La risposta all’indovinello è il tempo”.
Così Jack passò anche il secondo ostacolo. Arrivato
alle paludi incontrò una fata che disse: “Giovane ragazzo, stai molto attento
questa palude è piena di sabbie mobili”. Jack allora rispose: “Grazie per
l’avvertimento signora fata cercherò una soluzione”. La fata allora ricominciò
a parlare e disse: “Jack, tu sei un ragazzo di animo buono per questo ti dono
degli scarponi magici che ti permetteranno di camminare sulle sabbie mobili” e
arrivò nella grotta in cui era custodito il mantello magico, ma non lo trovò e
dietro di lui comparve una delle streghe del fiume che era infastidita per
l’inganno subito. La fata aveva dato anche un altro dono a Jack, una bacchetta
magica con cui si riprese il mantello e fece esiliare le tre streghe
dal re e così tornò a casa e, con il potere del mantello, non patì più
la fame e vissero per sempre felici e contenti.
Andrea Liberti I B
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