mercoledì 4 dicembre 2019

La Salute di uno Stato




Per misurare il benessere e le condizioni di vita di uno stato, prima di tutto occorre controllare il suo motore: “l’economia”. Proviamo subito a verificarne il suo livello di crescita. Nel campo economico tutto deve essere tradotto in moneta. Si determina allora il PIL, Prodotto Interno Lordo, come valore monetario di tutti i beni e i servizi finali, cioè non si calcolano i beni usati per produrre altri beni.

Il PIL può anche essere visto come somma dei valori aggiunti dei soggetti, pubblici e privati del sistema Stato, prodotti, servizi venduti e quelli acquistati.
La somma dei valori aggiunti ci darà il totale della ricchezza che si è formata nello Stato, ossia il suo PIL.
Non vengono calcolate alcune attività molto faticose, ma prive di valore economico, come il lavoro domestico fatto dalle mamme o dai papà casalinghi. Sfugge alle indagini anche la produzione del contadino che consuma direttamente i beni coltivati nel proprio orto, il cosiddetto autoconsumo.
Il PIL non riesce ad esprimere univocamente lo Stato di salute di un paese. Insomma, non è affatto detto che in uno Stato avente un PIL molto elevato si viva bene!
                                                    Imma Montella III F

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