Spesso si sente parlare di
episodi di bullismo tra ragazzi, soprattutto adolescenti. Ma avete mai sentito
parlare anche di cyberbullismo? Si tratta di tutti quegli atti di insulti
compiuti utilizzando internet e i social network. Ma allora bisogna smettere di usare internet?
Smettere di comunicare e divertirci con i nostri cari e tenerci in contatto con
amici e parenti lontani? Assolutamente no! La soluzione è essere sempre attenti
quando si naviga in internet, usare prudenza quando si accettano richieste di
amicizia sui social. Una serie tv, “13 reasons why”, tratta dall'omonimo
romanzo di Jay Asher, ruota attorno alle vicende che fanno seguito al suicidio
di Hannah Baker, che ha registrato i tredici motivi per cui ha compiuto un
gesto tanto orribile. Hannah è stata vittima di bullismo a scuola, di
cyberbullismo in internet e anche di pettegolezzi che le hanno impedito di
reagire. Abbiamo trovato la serie affascinante e crediamo che sia riuscita a
far capire a molti spettatori quanto,anche con quelli che crediamo piccoli gesti
o scherzi banali, possiamo ferire una persona. Il nostro invito è quello di
essere sempre rispettosi degli altri e di non offendere mai. E se lo facessero
a me? Come mi sentirei? Porsi queste domande prima di compiere atti di bullismo
sarebbe la miglior cosa!! Quello di Hannah è stato un gesto estremo, da
condannare. E’ consigliabile, se si è vittime di bullismo o cyberbullismo,
chiedere aiuto a persone care e adulte. La vita è un bene prezioso e nessun
motivo è valido per rinunciarci volontariamente. Buona vita a tutti!!
Federica Converso e Ileana Proto 3 E
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