Il Racconto fantascientifico ci sta davvero appassionando e abbiamo iniziato anche a scrivere primi semplici racconti. La traccia proposta dall'insegnante ci è parsa subito divertente: dovevamo immaginare di scoprire che un nostro compagno di classe fosse un alieno. Libero sfogo alla fantasia e via tanti racconti simpatici sono stati prodotti. Non potevamo pubblicarli tutti e allora la prof. Ponticelli ha chiesto di votare i due racconti più coinvolgenti. Non è stato facile decidere ma alla fine abbiamo scelto quelli intitolati "Un agente robot" e " Un amico alieno". Eccoli pubblicati di seguito.
Un
agente robot
Oggi ho avuto la
certezza assoluta che quello che ormai sospettavo da tempo e che non avevo il
coraggio di ammettere nemmeno a me stesso è vero: Luca, il mio compagno di
classe, è un robot costruito in Giappone. Lo si capiva da i suoi capelli finti
a scodella della tradizione orientale e dagli occhi vispi che quando guardano
qualcuno sembra lo scannerizzino. Mi era sembrata un’idea assurda e ci avevo
riso su, rifiutandola completamente. Ma poi lo vidi nel corridoio con alcuni
circuiti che gli uscivano dalla manica della sua felpa, i sospetti
salirono. Infine ebbi la conferma quando
cambiò la pelle finta in bagno mettendo in luce il suo vero aspetto di
macchina. Allora scappai e chiamai la polizia e così scoprì che Luca era un
agente della CIA inviato dall’Oriente per scovare un alieno nella nostra
scuola. Dopo aver scannerizzato tutti gli studenti si scoprì che l’extraterrestre
era Lorenzo, il mio migliore amico! Allora iniziò un combattimento incredibile.
Luca se ne andò vincitore in elicottero con altri agenti speciali. Ma in realtà
Lorenzo era ancora vivo, si era rigenerato ed era scappato sul suo pianeta
dicendo una frase spaventosa :”Non finisce qui umani”. E da quel momento vivo
nel terrore di un altro attacco alieno.
Mario
Di Marzo III F
Un
amico per alieno
Oggi ho avuto la
certezza assoluta che quello che ormai sospettavo da tempo e che non avevo il
coraggio di ammettere nemmeno a me stessa è vero: Davide è un alieno! Sotto i
suoi capelli neri, nasconde un GPS, capace di rilevare la presenza delle mamme
dei suoi compagni. Infatti ogni volta che la prof. viene a farci lezione,
appena entra, Davide urla con tutta la sua voce aliena: “Pooooooooooof! Ciaooooooooooooooooo!!!”.
Un altro indizio è, appunto, la “r” che non pronuncia mai alla vista della
prof., dal momento che ha scoperto che è una mamma! A tal proposito, oggi ha
salutato, urlando, anche mia mamma! Siccome si trattava di mia madre, ridevo a
crepapelle. Appena sono tornata a casa, ho elaborato una gigantesca mappa, con
tutti questi indizi e, unendo tutti i particolari, tra cui i suoi capelli
dritti come numerose antenne, ho finalmente capito il suo segreto! Ebbene
l’avevo studiato in prima media, esiste il pianeta “Mammoide” dove gli abitanti
sono definiti “mammoni” data l’estrema gentilezza nei confronti delle mamme e Davide
è appunto uno di loro!!
Iazzetta Michela III F
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