L’appuntamento era
fissato il 6 Maggio alle ore 5:30. Noi, insieme ad altre classi terza del
nostro istituto, dovevamo partire per un viaggio che ci ha fatto maturare
molto. La meta era Cadenabbia, un paesino in provincia di Como, gemellato con
la Germania. Facemmo un po' di ritardo, ma riuscimmo a partire per le 6 circa.
Molti ritengono che il viaggio che percorri offra più momenti di gioia rispetto
alle meta stessa. In realtà ciò non è valso per noi. Inizialmente, al pensiero
delle 15 ore di viaggio, eravamo rimasti stupiti negativamente, ma ci siamo
dovuti ricredere un po’ per la buona compagnia che ci hanno offerto amici e
docenti e un po’ per i meravigliosi paesaggi che la nostra terra ci offre. E se
da una parte c’erano coloro che tentavano di rilassarsi ascoltando musica, da
un’altra c’erano coloro che sì ascoltavano musica, ma con le casse Bluetooth,
dando fastidio agli altri. Verso le 13, per pranzo, ci siamo fermati a Firenze,
al ristorante “La Certosa”. Dopo aver mangiato, essendo tutti stanchi,
magicamente decidemmo di dormire. Per il resto del viaggio fantasticammo sulle
avventure che avremmo dovuto vivere. Ad un certo punto entrammo in una
galleria, ignari di ciò che ci sarebbe apparso alla vista alla fine di questa:
il lago di Como. Fu un momento di incredibile stupore, accompagnato da leggera
tristezza poiché sapevamo che saremmo arrivati in breve tempo. Una volta giunti
all’hotel , tutto alla nostra vita risultava lussuoso. Inutile dire che non
eravamo per niente stanchi, pieni di allegria e ci siamo riuniti per
festeggiare il momento. Infine, in tarda serata, ci ritirammo nelle stanze per
dormire e pensare cosa ci avrebbe aspettato il giorno seguente.
Simone Ruotolo, Luca Esposito, Marco Magliulo, Gennaro Equestre, Davide D'Avanzo III F
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