Noi alunni di III F, lavorando in gruppo, abbiamo
realizzato per la mostra sulla Shoah, 6 cartelloni.
Molte persone, durante
l’Olocausto, hanno combattuto il male con il bene; hanno aiutato centinaia di
ebrei mettendo a rischio la propria vita. Tali persone hanno avuto il riconoscimento
di Giusti tra le Nazioni. Ci siamo soffermati su 6 Giusti italiani.
Nel primo cartellone ci siamo soffermati su
Giorgio Perlasca che si finse ambasciatore spagnolo per aiutare gli ebrei.
Nel secondo cartellone ci siamo soffermati
sul famoso ciclista Gino Bartali che nascondeva nel manubrio della sua
bicicletta falsi documenti di cui potevano servirsi gli ebrei per mettersi in
salvo.
Nel terzo cartellone abbiamo presentato
Carlo Angela, padre di Piero Angela e nonno di Alberto. Carlo Angela fu
direttore sanitario in una clinica psichiatrica, falsificò le cartelle cliniche
di tanti ebrei per ospitarli nella casa di cura da lui diretta.
Nel quarto cartellone abbiamo presentato
Lorenzo Perrone, muratore nel campo di Auschwitz, aiutò lo scrittore Primo Levi
a resistere nel campo di concentramento portandogli cibo per sfamarsi, vestiti
per scaldarsi e tenendo corrispondenza con la famiglia di Primo Levi.
Nel quinto cartellone ci siamo dedicati a
Giovanni Palatucci, il questore Giusto, che mise in salvo 800 fuggiaschi ebrei
che dovevano essere consegnati alla Gestapo. Palatucci, però, scoperto dalle
SS, verrà arrestato e deportato.
Nel sesto e ultimo cartellone abbiamo
sintetizzato l’opera di bene di Giovanni Borromeo, il medico che inventò il
morbo di K riuscendo così a salvare la vita a più di cento ebrei ricoverandoli
nell’ospedale in cui lavorava con diagnosi finta di morbo di K, presentata dal
medico come una malattia molto contagiosa e pericolosissima. I nazisti,
infatti, temendo un contagio, si tenevano ben lontani dall’ospedale.
Gli alunni di III F
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